giovedì 7 luglio 2011

Gli inserimenti

Ciao a tutti! Oltre alle varie attività, avendo svolto il tirocinio nei mesi di settembre e ottobre, ho potuto osservare anche i vari inserimenti.
Questo è forse il momento più delicato dell'anno scolastico in quanto uno dei problemi più impegnativi che bisogna affrontare nella vita del nido è il distacco tra genitori e figli.
L'anno scolastico è di norma organizzato in due fasi: la prima è proprio dedicata all'ambientamento dei nuovi bambini, la seconda alle attività e a quella che viene definita routine.
L'inserimento del bimbo al nido consiste nella separazione dai genitori con il conseguente affidamento ad altre figure adulte. Questo è di per se una fase fondamentale per la crescita del bambino che va incontro alle prime relazioni con persone al di fuori della cerchia familiare.
Nonostante questo, l'ambientamento può essere molto traumatico per il piccolo che entra in un ambiente completamente nuovo e almeno all'inizio può trovarsi spiazzato. E' necessario quindi procedere gradualmente e rispettando sempre i tempi e le esigenze dei bambini.
L'inserimento è un momento difficile anche per i genitori che hanno paura di questa prima separazione dal figlio e che possono vivere questa fase con ansie e paure. E' compito quindi delle educatrici accompagnare e sostenere le famiglie fornendogli tutte le informazioni pratiche necessarie e un appoggio morale e psicologico.
La prima fase dell'inserimento è l'incontro con la famiglia nel quale attraverso un colloquio ci si conosce e si delineano le varie modalità di intervento considerando sempre che non è possibile stabilire come sarà la reazione del bambini, bisogna quindi mantenere sempre un atteggiamento flessibile pronto all'imprevisto.
Esistono sostanzialmente tre tipi di inserimento:
- a goccia: si inizia con un bambino o due per volta, il bambino successivo inizierà solo quando l'inserimento dei bimbi precedenti sarà terminato
- a strati: si inizia con un gruppetto di bambini e quando questo ha ormai raggiunto una buona sicurezza, inizia il secondo gruppo
- per pacchetti: contemporaneamente iniziano l'inserimento 6-8 bambini.
Nell'asilo in cui sono stata io, l'inserimento era a goccia, uno massimo due bambini insieme. I primi giorni i piccoli sono restati al nido con i genitori e per poco tempo. Piano piano i genitori si sono allontanati e il tempo di permanenza si è allungato. Ovviamente ogni ambientamento dipende dal carattere del piccolo; personalmente ho potuto osservare bambini che dopo un paio di giorni viaggiavano senza problemi all'interno dell'asilo, altri che sono riusciti a tranquillizzarsi solo dopo parecchio tempo e molti pianti!

domenica 3 luglio 2011

Il gioco euristico

Ciao a tutti! Un'attività inserita nella progettazione del nido "Il Cucciolo" che purtroppo non sono riuscita a osservare in quanto prevista per i mesi successivi al mio tirocinio, è il gioco euristico.
Il gioco euristico, proposto per la prima volta da Elinor Goldschmied, è l'attività di esplorazione spontanea e libera dall’intervento dell’adulto che il bambino compie su materiale non strutturato ma povero, non facente parte dei giocattoli tradizionali.
E' ideale per bambini tra i 12-24 mesi d’età e segue l'attività del cestino dei tesori proposto ai bimbi tra i 6 e 12 mesi.
Appena i bambini cominciano a crescere, la loro voglia di muoversi li spinge ad allontanarsi dal cestino per scoprire tutto ciò che li circonda. In questo periodo è forte l’interesse per la scoperta degli oggetti quotidiani, di come è possibile utilizzarli e di come possono essere messi in relazione tra di loro.
I bambini osserveranno quindi ogni singolo oggetto per poi scoprire i rapporti di causa ed effetto, imparano a spostare oggetti dentro e fuori da determinati spazi, riempiono e svuotano contenitori, infilano e sfilano, lanciano, battono gli oggetti tra di loro, li portano alla bocca, mettono in serie, impilano, fanno rotolare, selezionano, scelgono, mettono in equilibrio… sviluppando così moltissime abilità manuali oltre che quella di concentrazione.

Per quanto riguarda il materiale si tratta di semplici oggetti d’uso domestico (anche i genitori potranno contribuire alla ricerca di questi) messi a disposizione in quantità abbondante (in modo tale che i bambini non litighino per lo stesso oggetto) e rinnovati sistematicamente.
Il materiale è contenuto in sacchetti appesi al muro e può essere suddiviso in:
- materiale naturale: pigne, conchiglie, castagne, noci grosse, sassi, ecc.
- materiale di recupero: gomitoli di lana, mollette di legno, cilindri di cartone, coperchi, tappi, barattoli, stoffa, seta, velluto, pizzo, imbuti, colini, spugne, rocchetti di filo, bigodini, cucchiai, palline di gomma, carta di giornale, carta da cucina.
Il materiale deve inoltre essere stimolante in quanto attraverso i sensi i bambini devono poter vivere sensazioni diverse (es. provare il freddo con un barattolo di latta o una catenella di ferro, il morbido con i pon pon di lana, sperimentare suoni diversi con dei sonagli o dei campanellini, ecc.)
Per evitare che i bambini si ritrovino tutti concentrati nel medesimo spazio, l’educatrice si preoccupa di preparare precedentemente l’attività, distribuendo gli oggetti sopra a dei tappeti o a dei teli.

Gli obiettivi del gioco euristico possono essere:
- incoraggiare l’uso della creatività
- stimolare la concentrazione del bambino
- stimolare l’immaginazione del bambino
- sviluppare la coordinazione oculo-manuale
- sviluppare il senso del tatto tramite l’uso di oggetti di materiale diverso
- favorire l’esplorazione di materiale di varia natura
- sviluppare le capacità sensoriali-percettive
- sviluppare la nascita dei primi concetti logici (dentro-fuori, aperto-chiuso)

In tutto questo, l'adulto ha il compito fondamentale di scegliere e selezionare il materiale. Successivamente il suo compito è quello di osservare.
Il fatto di non intervenire mai direttamente, non implica che il bambino debba essere abbandonato a se stesso. Semplicemente, è importantissimo che si senta libero di sperimentare ogni cosa come meglio crede nel tempo che gli è necessario senza essere influenzato in nessun modo.

Durante i mesi in cui sono stata al nido, ho assistito principalmente alla scelta e alla ricerca dei materiali da utilizzare durante il gioco euristico. Purtroppo non sono riuscita a seguire l'attività vera e propria, ma spero di aver presto modo di rimediare!